
In primavera e autunno si può notare un forte aumento di caduta del numero di capelli.
Un fenomeno che coinvolge sia uomini che donne. Non sono chiare le cause di questo fenomeno di “caduta” stagionale.
Alcuni lo riconducono a una eredità genetica derivante dal processo stagionale di muta del pelo (tipico dei mammiferi).
Altri studiosi, invece, credono che questo fenomeno sia legato alla variazione del rapporto fra ore di luce e ore di buio, che inciderebbe sull’equilibrio ormonale e sarebbe quindi la causa di una maggior perdita di capelli.
Altri ancora spiegano questo fenomeno ricercandone le cause nella vita “malsana” della città. Causerebbe infatti l’aumento della caduta di capelli per colpa di:
- stress da lavoro;
- ritmi frenetici;
- inquinamento atmosferico.
In ogni caso l’aumento stagionale della caduta dei capelli deve comunque essere considerato un fenomeno fisiologico di “ricambio” naturale.
Caduta di capelli legata a una patologia
In alcuni casi però questa caduta è da considerarsi anormale.
Tensioni psichiche e fisiche potrebbero ripercuotersi direttamente sulla salute dei capelli.
Quando lo stress si aggiunge ad una situazione di capelli già deboli per costituzione, aumenta il rischio che si attivi un processo di deterioramento importante.
Vari campanelli d’allarme possono allertarci che la perdita dei capelli abbia caratteristiche patologiche:
- prurito alla testa;
- dolore del cuoio capelluto.
Trattamenti per rallentare la caduta dei capelli
La continua ricerca nel campo della medicina estetica ha portato a sviluppare i trattamenti anticalvizie con PRP (Platelet Rich Plasma).
Questo tratamento:
- rallenta la caduta dei capelli;
- dona maggiore robustezza ai capelli;
- regolarizza e normalizza la produzione di sebo,
grazie all’utilizzo di fattori di crescita piastrinici.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’utilità di questa tecnica. Il trattamento si basa sull’impiego dei fattori di crescita piastrinici ottenuti prelevando un campione del sangue del paziente, sottoposto a centrifugazione e purificazione e poi iniettato con microaghi nelle aree del cuoio capelluto colpite dall’alopecia.
Il protocollo ideale prevede un trattamento una volta al mese per tre mesi, poi ogni tre mesi fino al primo anno. In seguito, per mantenere i risultati saranno sufficienti 2-3 trattamenti all’anno.