Con l’avanzare dell’età il viso perde tono, tende a svuotarsi e compaiono delle macchie cutanee: il volto appare stanco e cadente.

Le tecniche non chirurgiche di ringiovanimento viso sono diverse e vengono selezionate dal medico estetico sulla base dell’entità dell’inestetismo e sulle caratteristiche della cute e sono finalizzate ad agire sinergicamente sulle cause del invecchiamento facciale.

  • per eliminare le macchie cutanee dal viso e per migliorarne la texture è consigliabile un peeling leggero con sostanze schiarenti sulle macchie più evidenti, con un successivo peeling più forte per le macchie che risultassero ancora evidenti. E’ preferibile eseguire almeno 2 sedute ed è necessario, nel post peeling, utilizzare detergenti specifici, evitare l’esposizione al sole ed il trucco per 2 giorni
  • per contrastare la perdita di tono del viso si possono usare biostimolanti come l’acido ialuronico che oltre a garantire un’idratazione profonda è anche ben tollerato (in quanto biocompatibile) L’acido ialuronico puro va distinto dai filler a base di acido ialuronico perchè questi offrono una resistenza agli enzimi che degradano la molecola e sono quindi destinati a durare nel tempo, per questo motivo il loro utilizzo è consigliabile per il riempimento delle rughe.
  • Per sollevare i tessuti del viso che per effetto della forza di gravità sono scivolati verso il basso si può praticare l’innesto di fili biostimolanti riassorbibili posizionati a formare un reticolo e che verranno sostituiti dal collagene autoctono.

E’ bene utilizzare materiali sicuri e specifici per il tipo di pelle e che siano impiegati secondo protocolli standard: i trattamenti di ringiovanimento facciale qui indicati non sono trattamenti estetici ma trattamenti di medicina estetica e pertanto devono essere eseguiti solo da un medico competente in strutture adatte.

Rispettando queste indicazioni è possibile ottenere un lifting facciale non chirurgico, guarda l’intervista alla Dr.ssa Ballio