Viso dopo uso di laser co2 frazionato

Il Laser CO2 Frazionato consente di ottenere un ringiovanimento cutaneo in maniera molto meno invasiva

Al fine di soddisfare la sempre più frequente richiesta del paziente di sottoporsi a trattamenti il meno traumatici ed invasivi possibile, per il ringiovanimento della pelle la chirurgia estetica è approdata all’uso del Laser CO2 Frazionato, che consente di rendere quasi invisibili e di brevissima durata i segni lasciati sulla zona trattata.

I risultati, anche se non paragonabili a quelli ottenibili con un intervento di chirurgia estetica, consentono alla paziente di riprendere in tempi brevissimi le normali attività quotidiane con effetti comunque molto apprezzabili.

Il Laser CO2 Frazionato è l’evoluzione del Laser CO2 Resurfacing, efficace sia per l’effetto lifting che per quello “anti-aging”, ma molto invasivo e improponibile per i lunghi tempi di guarigione e disagi procurati.

Uno dei trattamenti “soft” alternativi ai laser fino ad oggi usati in chirurgia estetica, è il Thermage che ha un’azione di ringiovanimento con effetto ricompattante la pelle, agendo solo sulle fibre del collagene, con l’energia trasmessa da un’apparecchiatura a radiofrequenze (non laser).

Se il vantaggio è quello di poter essere usato su tutte le parti del corpo (anche se con minore efficacia rispetto al vecchio laser CO2 utilizzabile esclusivamente sul volto) lo svantaggio è quello di non ottenere un effetto lifting senza escludere il relativo dolore che richiede l’uso di un’anestesia locale e una lieve sedazione con costi abbastanza elevati.

L’avvento del Laser CO2 Frazionato soddisfa pienamente la richiesta di ringiovanimento con effetto lifting e quella di non essere troppo aggressivo e invasivo: elimina le piccole rughe del volto, attenua quelle profonde e leviga le cicatrici da acne.

La sua azione, come quella del ben noto Laser CO2 Resurfacing, è quella di produrre un raggio energetico che ha un effetto peeling sugli strati superficiali della pelle, fino a raggiungere il derma più profondo, dove agisce stimolando le fibre di collagene.

Queste fibre, paragonate alle molle di un ammortizzatore, scaricate per l’azione logorante e ossidante dell’invecchiamento, vengono riattivate e permettono un ricompattamento della pelle in modo da ottenere un ringiovanimento effettivo della cute associato ad una levigatura e all’effetto lifting.

Il raggio viene trattato da un processore che invece di distribuire uniformemente l’energia sulla pelle (come nel vecchio CO2 Resurfacing), la fraziona, concentrandola solo in piccoli punti, producendo un effetto ablativo senza il danno termico da surriscaldamento.

Inoltre, anche se non ricercato, ha un effetto schiarente sulle macchie o discromie del volto, delle mani e del decoltée.

Il trattamento è indolore ma fastidioso per cui la paziente si reca in studio con la pelle già preparata (deve applicare una crema anestetica ogni quarto d’ora prima dell’inizio della terapia iniziando un’ora prima).

Viene sottoposta a uno o due passaggi di questo laser in tanti spot, di un centimetro quadrato, affiancati, fino a coprire tutta la zona richiesta.

L’effetto lifting ablativo avviene solo all’interno di questi micro puntini che, più vengono ravvicinati, più intenso è l’effetto termico e maggiore il risultato, ma anche il tempo di guarigione.

Bilanciando la potenza e l’erogazione di energia e potendo regolare la distanza tra i puntini, si bilancia l’effetto lifting con quello di ringiovanimento del collagene.

Il disagio post operatorio consiste in un lieve rossore il giorno del trattamento stesso copribile con leggero makeup.
I due giorni successivi il rossore è accompagnato da un moderato gonfiore circoscritto alle palpebre e alle labbra.
E’ sconsigliata l’esposizione al sole senza un’adeguata crema protettiva nella settimana successiva.
I puntini scompaiono, da soli o con l’aiuto di uno scrub, nel giro di cinque giorni.

La pelle rimane già da subito completamente integra e può essere lavata e truccata come di consuetudine con l’aggiunta di un correttore più compatto.

Frazionando l’energia si fraziona anche il risultato, se lo si paragona al vecchio CO2, per cui sono necessarie tre o quattro sedute per ottenere un effetto simile.

Le zone maggiormente richieste per i trattamenti con il Laser CO2 Frazionato sono il volto, il collo, il decolletè, le mani e la regione attorno all’ombelico ed i gomiti.

I costi variano a seconda delle parti da trattare.

Effetti collaterali e controindicazioni del Laser CO2 Frazionato:

  • non è consigliato quando si è sottoposti a cure farmacologiche con farmaci fotosensibili, anticoagulanti e durante la gravidanza;
  • durante il trattamento si può avvertire fastidio, generalmente ben tollerato;
  • si ha un lieve arrossamento dell’area trattata, con tempi differenti in relazione ai distretti cutanei interessati;
  • si può avere un lieve gonfiore temporaneo;
  • possono apparire in casi eccezionali erosioni, vescicole o crosticine;
  • possono apparire in casi del tutto eccezionali cicatrici.

Dopo l’applicazione è consigliabile l’uso di creme antibiotiche o a proprietà cicatrizzanti. Nei pazienti affetti da herpes simplex recidivante è richiesta la profilassi antivirale.

dott.ssa Maddalena Ballio | Specialista in Medicina Estetica e trattamenti con laser co2 frazionato