
Quali sono le nuove tecniche ed i nuovi prodotti in Medicina Estetica?
Si parla sempre di acido ialuronico concepito però oltre che per avere un’azione idratante e volumizzante anche per ottenere un’azione biostimolante, bioristrutturante.
Cosa signbifica?
Vuol dire che oltre all’idratazione (l’acido ialuronico è uno zucchero che si lega all’acqua) è in grado anche di stimolare i fibroblasti a produrre collagene ed elastina.
Questi prodotti sono sintetizzati in laboratori tecnologicamente avanzati da aziende certificate. Sono prodotti che sono presenti sul mercato da pochissimi anni, qualcuno addirittura è uscito a settembre.
Analizzare interventi di medicina estetica mal riusciti è importante. Quali sono i lavori che portano a risultati estetici sgradevoli?
- cambiare completamente i volumi di un viso;
- utilizzare il botulino in modo troppo spinto;
- ingrandire troppo il volume delle labbra;
- trattare tutto il viso ma non il collo, che resta rugoso;
- “dimenticarsi” del terzo inferiore del volto (bocca e mento).
Questi sono i risultati che non si dovrebbero mai ottenere.
Così come paralizzare completamente la fronte con il botulino. Questo tipo di intervento può causare una discesa davvero evidente dell’arcata sopraccigliare.
Un altro effetto negativo è lo sguardo cosiddetto “mefistofelico”. Il botulino tende a paralizzare molto la porzione centrale della muscolatura frontale lasciando a sé stante tutta la parte laterale, addirittura alzando il sopracciglio. È chiaro che uno sguardo del genere è uno sguardo fisso e soprattutto non ha nulla di naturale.
Oggi si pone molta attenzione sulla zona del terzo inferiore del volto.
Quasi tutti i lavori ai congressi vertono su questa zona e sulle parti difficili del volto (che sono di solito la zona perioculare).
Un esempio di buon invecchiamento è quello delle attrici Sharon Stone o di Monica Bellucci.
Sul volto sono rimaste piccole rughe perioculari e del sorriso. Il botulino è perfetto. L’effetto ottenuto è assolutamente naturale ed il volto non ha perso la propria unicità. Si può quindi affermare che si tratti di lavori molto belli.
Quello che si intende oggi per medicina estetica è il benessere, cioè un recupero della funzionalità dell’organo.
Cosa vuol dire?
Invecchiando gli organi cominciano a perdere in funzionalità:
- la barriera cutanea diminuisce;
- la pelle diventa sottile.
Ci sono quindi una serie di caratteristiche che fanno sì che la pelle non abbia più una funzionalità ottimale.
Tutti i lavori che si fanno oggi in medicina estetica servono proprio a recuperare la funzionalità.
Questo intervento avrà un risultato molto apprezzabile dal punto di vista estetico. Senza cambiare nulla dei volumi delle persone infatti non si avranno più risultati artefatti.
Il botulino non è negativo di per sé e può portare a ottimi risultati, assolutamente naturali. Oggi si parla di micro-botulino che, se usato bene, ha un’azione vagamente rilassante (per cui ha una azione di recupero).
I “nuovi” acidi ialuronici, oltre ad avere un effetto idratante e volumizzante legato proprio all’acido ialuronico (quindi alla catena glucidica, di zucchero), hanno anche un effetto biostimolante in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina.
Questi trattamenti sono stati studiati e i risultati sono pubblicati su riviste molto importanti.
La rivista “Esthetic Plastic Surgery” ad esempio ha pubblicato i risultati di uno studio che verteva a valutare come la stimolazione indotta da iniezioni di acido ialuronico potesse incrementare la produzione di acido ialuronico nel derma del paziente.
Per questo studio i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi:
il primo gruppo veniva stimolato per 5 mesi;
il secondo era sottoposto al trattamento per 10 mesi.
Sono stati valutati i risultati mettendo a confronto i due gruppi.
Durante i primi cinque mesi non si vede quasi niente.
Dopo il primo mese il trattamento ha lo stesso effetto su entrambi i gruppi.Alla fine del trattamento del gruppo, dopo sei mesi, si vede una certa produzione di acido ialuronico.
Chiaramente il secondo gruppo (che è stato trattato per 10 mesi) ha avuto una produzione maggiore di acido ialuronico.
Un altro studio è stato pubblicato dal “Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia”.
In questo caso hanno valutato l’effetto di un filler per trattare la ruga naso geniena (quella ruga che va dall’ala del naso alla commessura labiale). È stato fatto il classico filler per risollevarlo e si sono valutati alcuni parametri: la profondità della ruga, l’area della ruga e la percentuale in area.
Si è fatto un confronto su come si presentava la ruga prima del trattamento e dopo 180 giorni.
L’area interessata dalla ruga in percentuale è diminuita moltissimo.
Il volume è ridotto di quasi la metà, l’area circa la metà, la profondità non è diminuita così tanto (nel volto c’è la mimica quindi ci saranno sempre delle zone dove la ruga rimarrà un po’ più profonda).
Un’altra cosa che è stata valutata è come i parametri di normalità della pelle migliorino dopo l’iniezione di un filler. La secchezza cutanea diminuisce mentre aumenta l’idratazione cutanea.
L’ultimo lavoro, pubblicato su una rivista greca ha valutato invece diversi complessi di acidi ialuronici con catene pesanti o catene leggere (la catena pesante è sostanzialmente una catena lunga, la catena leggera è una catena corta, fatta di pochi zuccheri).
I pazienti sono stati sottoposti a trattamenti termici che “bruciano” l’acido ialuronico.
Quello che bisognava valutare è come veniva consumato l’acido ialuronico quindi analizzare questa curva. Più la curva è risultata pendente, più vuol dire che l’acido ialuronico si è consumato velocemente.
Quello che è risultato interessante è come i complessi ibridi di acidi ialuronici composti da acido ialuronico pesante e da una catena leggera risulti più resistente rispetto a tutti gli altri acidi.
Questo è un risultato importante e ci apre il discorso Profhilo (una catena pesante e una catena leggera ibridate con un trattamento termale e messe insieme nella stessa siringa).
Come intervenire sulla lassità cutanea con Profhilo?
Si parla di una tecnologia a complessi ibridi stabili di acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare.
Ma come funzionano?
Hanno una doppia azione:
- un’azione idratante stimolante legata alla catena leggera;
- un’azione di sostegno al livello del derma legata a quella pesante.
Come si usa Profhilo?
Si fanno due sedute a distanza di un mese utilizzando 5 punti per lato del viso, localizzati nella zona del terzo medio e terzo inferiore del viso. Questi 5 punti individuano 5 aree del viso anatomicamente ricettive che consentono di massimizzare la diffusione di prodotto nell’area malare e sub-malare.
Si può ripetere il trattamento dopo tre mesi per fissare il risultato.
Cosa c’è di nuovo rispetto ai trattamenti classici con acido ialuronico?
L’innovazione sta nella quantità di acido ialuronico che viene iniettata. Si tratta di 32 mg di acido ialuronico ad alto peso molecolare più 32 mg di acido ialuronico a basso peso molecolare, quindi di una quantità molto concentrata.
Inoltre c’è questa resistenza provata alla ialuronidasi (enzima che ha la capacità di digerire l’acido ialuronico) otto volte maggiore, ottenuta senza l’utilizzo di agenti cross-linkanti.
Questa caratteristica lo rende un trattamento che dura tanto nel tempo.
La cross-linkatura è ciò che serve per ottenere un filler. La catena deve essere attorcigliata (cross-linkata). Però in questo caso non si ha più un acido ialuronico naturale ma un filler. E il filler potrebbe contenere delle sostanze che provocano delle reazioni, più che allergiche, di ipersensibilizzazione.
Profhilo non da questo tipo di problemi.
Come già detto viene usato con la tecnica a 5 punti.
Il primo punto è all’incrocio della linea che passa a metà del sopracciglio e l’ala del naso, il secondo è nello zigomo.
Il terzo si trova a 1 cm anteriormente all’orecchio.
Il quarto punto è localizzato a livello dell’angolo mandibolare ed il quinto punto circa 1 cm sotto la “ruga della marionetta”.
Diverse sono le tecniche di utilizzo di Profhilo.
Si inietta in bolo per cui si formano dei piccoli accumuli. Nell’arco di un mese questo acido si diffonde ed occupa la zona, ridefinendo completamente i volumi senza però variarli.
Nelle pazienti molto magre invece si adotta una tecnica un po’ diversa. Si usano le microcannule ovvero cannucce flessibili che permettono di iniettare acido ialuronico in maniera estremamente uniforme. Sono smusse sulla punta per cui per poterle inserire nel derma bisogna fare un piccolo buco con un ago. Generalmente il buco viene fatto in posizione dello zigomo e si inserisce la microcannula che ha una lunghezza non superiore a 5/6 cm. Essendo molto flessibile se incontra un vaso gli passa sotto o lo scavalca per cui non crea traumi. In questo modo con un movimento a V si fa una specie di ventaglio verso il basso. Poi si prende il punto mandibolare e si fa esattamente il contrario cioè il ventaglio verso l’alto. In questo modo si riesce a ripristinare il derma mancante e a risollevare completamente la guancia delineando nuovamente il profilo della mandibola.
Per il collo ci sono essenzialmente gli stessi due approcci e anche in questo caso i due trattamenti sono ravvicinati uno dall’altro e da ripetere due volte l’anno per risultati duraturi. O si fa il bolo sottomentoniero dopodiché con la microcannula si inietta Profhilo a ventaglio, prendendo come punto di iniezione più o meno la metà del collo e chiaramente direzionando il ventaglio verso il centro. Altrimenti si possono iniettare boli a livello del giugulo, cioè più o meno a metà del collo sia da una parte che dall’altra e poi tanti micro ponfettini lungo la “collana di Venere”.
Per le braccia il trattamento con Profhilo si applica nella zona tricipitale. Con questi prodotti si può lavorare solo sulla cute e non su un muscolo atonico. Quindi se la componente è prevalentemente muscolare non otterremo nessun risultato. Se la componente però è data da una cute atrofica, sottile, che si plica e completamente anelastica il miglioramento in questo caso lo possiamo avere.
Anche per le braccia si fanno sempre due sedute, si utilizza una fiala per braccio. I punti da trattare sono 3:
- sotto il tricipite;
- livello del cavo ascellare;
- a livello del gomito.
Sempre due sono sedute ma l’intervallo in questo caso è di 3/4 settimane.
Le mani sono una zona che spesso viene sottovalutata anche se invece è un indice di forte invecchiamento. Tendono sovente alla sclerosi per cui si evidenziano vene tortuose. Sono vene che comunque non hanno nessun tipo di patologia. Per risolvere questo inestetismo bisogna aumentare il derma. Come? Anche in questo caso con la microcanula e facendo un ventaglio o con i microponfi che vengono poi spalmati sulla mano. I risultati sono veramente belli. Anche in questo caso una fiala per mano, due volte l’anno, alla distanza di 4 settimane.
È doloroso fare questi trattamenti con Profhilo?
Rispetto ad altri trattamenti, dovendo fare solo 5 iniezioni per parte, chiaramente il dolore è molto ridotto rispetto alle punturine classiche. La microcannula è estremamente confortevole per il paziente poiché i buchi della cute con l’ago sono pochissimi.
Tutto il resto è soltanto una sensazione ma non è dolore. Bisogna pur sempre tenere presente che si tratta di acido e quindi un pochino brucia. La sensazione è assolutamente sopportabile. Spesso i pazienti riferiscono di una sensazione di calore più che di bruciore.
Questi trattamenti consentono di tornare subito alla vita normale, sociale e lavorativa.
Focus sul ringiovanimento della pelle del collo con Profhilo
La pelle del collo è più sottile di quella del viso e l’acido ialuronico Profhilo si è dimostrato più adatto rispetto ad altri filler nel trattare gli inestetismi a carico di questa delicata area.
Profhilo è un prodotto costituito da 2 molecole di acido ialuronico (una pesante e l’altra leggera) e per questo ha una doppia azione: la molecola più pesante compatta mentre quella leggere idrata ed il trattamento di ringiovanimento cutaneo del collo è quindi più completo.
Il trattamento antirughe del collo con Profhilo è consigliabile chi sperimenta invecchiamento cutaneo a livello del collo, e questo si può presentare in diverse forme che richiedono una somministrazione diversa del prodotto:
- in caso di pelle sottile e increspata o di pelle molto sottile si eseguono delle microiniezioni con piquetage concentrandosi sulle collane di venere (ossia le rughe orizzontali del collo)
- in caso volume grosso con sottocute rilevante e lassità cutanea superficiale si eseguono pochi ponfi più grossi (che si riassorbono in breve tempo) per sfruttare la diffusione spontanea di Profhilo
Infine nelle pazienti che non gradiscono la presenza di ematomi nel post trattamento si opta per la somministrazione con la tecnica delle micro cannule e si riducono a 4 i punti di iniezione.
Il trattamento antirughe del collo con Profhilo non ha controindicazioni in quanto l’acido ialuronico che lo costituisce è biocompatibile e non può dare pertanto reazioni allergiche.
Il biorimodellamento facciale con Profhilo
La formulazione di Profhilo consente di contrastare l‘invecchiamento del viso: non è un semplice filler e quindi non produce soltanto incrementi volumetrici, ma va a correggere le lassità cutanee, si ottiene sul viso quindi un biorimodellamento cutaneo.
Profhilo utilizza complessi ibridi stabili di acido ialuronico ad alto e a basso peso molecolare (è una tecnologia brevettata IBSA) che consente di ottenere una concentrazione di acido ialuronico molto elevata (pari a 64 mg in 2 ml)
Come funziona Profhilo?
I complessi ibridi di acido ialuronico hanno una doppia funzione:
- idratano (grazie all’acido ialuronico a basso peso molecolare)
- stimolano e sostengono il derma (funzione implementata dalle molecole ad alto peso molecolare)
Come si utilizza Profhilo?
La tecnica di iniezione viene denominata BAP (Bio Aestethic Point) ed è specifica per il terzo medio del viso, un’area particolarmente soggetta con l’invecchiamento all’atrofia e alla perdita di volumi.
Profhilo si somministra su 5 punti, che equivalgono a 5 aree del viso recettive e caratterizzate dall’assenza di vasi sanguigni e terminazioni nervose, il che consente una diffusione ottimale del prodotto nell’area malare e submalare senza alcun rischio, i 5 punti sono:
- protuberanza zigomatica
- ala del naso
- trago
- regione mentoniera
- angolo mandibolare
Per ottenere un biorimodellamento cutaneo con Profhilo sono necessarie solo 2 sedute a distanza di un mese, durante le quali si somministra la formulazione con la tecnica a 5 punti sopra descritta.
dott.ssa Maddalena Ballio | Specialista in Medicina Estetica e trattamenti con filler all’acido ialuronico | Milano