
Nelle situazioni pre-blefaroplastica (quindi quando le palpebre non sono cosi cadenti e non vi è un eccesso cutaneo tale da richiedere l’impiego della chirurgia) è possibile ringiovanire lo sguardo senza bisturi.
La tecnica, che potremmo definire blefaroplastica non chirurgica prevede l’uso combinato di laser frazionato associato al PRP (platelet rich plasma – plasma ricco in piastrine).
Il laser frazionato provoca dei micro-coni di necrosi e l’impiego del PRP (che contiene fattori di crescita piastrinici in elevata concentrazione) ha una funzione ben specifica perché prima di tutto permette una migliore gestione del periodo post laser e un recupero più veloce.
L’edema dopo il trattamento di ringiovanimento palpebre così descritto si riduce e si stimola la cute a produrre collagene ed elastina per cui il risultato del laser viene amplificato: la pelle diventerà più distesa e vi sarà una riduzione delle piccole rughe del contorno occhi e delle palpebre .
Il PRP viene ottenuto attraverso un prelievo di sangue dal paziente stesso (per cui è esente da rischio rigetto) e il campione viene sottoposto a centrifugazione e purificazione: in questa metodica di medicina estetica viene associato al laser semplicemente facendolo cadere a goccia sopra la pelle una volta che è stata trattata.
Il PRP entrerà all’interno della cute attraverso i piccoli fori di necrosi che sono stati provocati dal passaggio del laser e non è quindi necessario praticare alcun tipo di iniezione.
dott.ssa Maddalena Ballio | Specialista in Medicina Estetica e blefaroplastica non chirurgica